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MAURO siamo tutti o nessuno!

  • Immagine del redattore: Edoardo Marazita
    Edoardo Marazita
  • 2 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

"Mauro" si presenta come un'opera ambiziosa di Antonio Edoardo Marazita, una graphic novel che scava a fondo nelle tematiche umane, incentrandosi su un intenso viaggio interiore. L'opera è profondamente legata all'identità dell'autore stesso, che afferma esplicitamente: "Mauro" sono io e i miei sbagli, i miei "farò", e miei "c'è tempo". Questo indica che il titolo e il protagonista sono un veicolo per l’autore per esplorare i propri rimpianti, le scelte sbagliate del passato, le azioni procrastinate e le opportunità non colte nel corso della vita. La graphic novel è infatti dedicata a un rimpianto.

Il nucleo narrativo ruota attorno a un uomo che intraprende una fuga. Tuttavia, non si tratta di una fuga dal mondo esterno, bensì di una fuga da sé stesso. Questo viaggio, iniziato con un atteggiamento di "presunzione di volare", approda in un confronto diretto e senza filtri con la propria interiorità.

Le fonti descrivono un percorso di introspezione spietata. Il prologo dell’opera è definito un monologo interiore, una confessione senza sconti. È il momento cruciale in cui l’arroganza crolla, le illusioni si sbriciolano, lasciando l’individuo faccia a faccia con la polvere dell’io. Questo istante è descritto come l’alba della consapevolezza, un momento di verità nuda che, sorprendentemente, non illumina ma brucia. Questo aspetto sottolinea la dolorosità del processo di auto-riconoscimento quando si affrontano i propri limiti e fallimenti senza difese.


Le tematiche umane esplorate vanno oltre il mero confronto con sé stessi. "Mauro" affronta il tema universale della gioventù che passa e del peso delle grandi aspettative e delle illusioni che spesso si scontrano con la realtà. Viene raccontata una vita difficile, una vita che sembra non volersi assecondare e assecondarsi (forse nel senso di non conformarsi o non trovare pace interiore), e che proprio per questa sua natura paga il prezzo più alto. Questi temi risuonano con l’idea delle conseguenze delle proprie scelte e del dolore che può derivare da un percorso di vita arduo.

Un altro strato di significato è aggiunto dalla dedica "Al mio amico Mauro". L’autore intende raccontare attraverso quest’opera la perdita più cara e la poesia più dolce che abbia mai conosciuto. Questo suggerisce che "Mauro" potrebbe anche essere legato al ricordo di una persona reale o a un’esperienza significativa di dolore e bellezza, esplorando così il tema umano universale della perdita e della memoria agrodolce.

Questo intenso viaggio interiore ha un’ambientazione fisica specifica che sembra quasi riflettere lo stato d’animo del protagonista. Il viaggio è approdato in un arcipelago sperduto, un luogo caratterizzato da piogge monsoniche e silenzi tropicali. È in questo contesto remoto, tra hotel dimenticati, che il protagonista scrive il suo diario, strumento della sua confessione e riflessione. L’isolamento e l’atmosfera suggestiva dell’arcipelago forniscono lo sfondo per il crudo confronto con sé stessi.

"Mauro" è un lavoro in corso. L’autore prevede di pubblicarlo sul proprio sito, forse in modo progressivo o solo una volta completato il "lungo viaggio" creativo. Un trailer video è già disponibile e offre un’idea degli stili grafici e delle atmosfere che verranno utilizzati per dare vita a questa storia.

In sintesi, "Mauro" è un’opera profonda e personale che utilizza il viaggio fisico in un arcipelago remoto come metafora di un doloroso e necessario viaggio interiore. Attraverso il confronto con i propri rimpianti, gli sbagli, le illusioni e le perdite, l’autore/protagonista affronta l’alba bruciante della consapevolezza, in una confessione a cuore aperto sulla condizione umana segnata da aspettative, difficoltà e il peso del tempo che passa.

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