Testi e Pubblicazioni
La scrittura è diventata una parte vitale e centrale di tutta la mia attività. In essa trovo la possibilità di concretizzare lo studio e la ricerca, la testimonianza e l'approfondimento. Molti i progetti editoriali anche trasversali, che continuano ad essere uno stimolo entusiasmante.







IN DREAMS Il libro è un viaggio articolato in piccolissime storie raccolte in poche tavole e a volte in poche vignette. Un tortuoso e spesso contorto percorso nelle strade oscure del sogno. Non mancano i momenti di illuminazione, in un continuo "spazio tempo" liquido, nel quale non è possibile recuperare l'esatta posizione del "dove ci troviamo". Una metafora per raccontare che viviamo in un "altrove" che sposta il suo centro di gravità lasciando emergere le angosce, le speranze, le paure, le illusioni. E' anche un libro che parla degli "ultimi". Di quanti si sono già perduti nella vita. Nessun autore può avere la fantasia che hanno la vita e il destino. Questo libro però è anche un esercizio. Le illustrazioni sono il frutto di elaborati prompt di intelligenza artificiale. Almeno in fase di partenza. L'uso di software per la grafica e il ritocco hanno completato il lavoro. Ma cos'è un fumetto? Questo è il tempo di nuove e allo stesso tempo antiche interrogazioni. Lo strumento delle AI rilancia il dibattito su cosa sia creatività, cosa significhi creare. Io, perdonate, tento di rispondere così.
Questo libro nasce da una esigenza. Quella di stabilire una relazione con la macchina. Non un desiderio utopistico, non una follia disperata di ricerca di senso in una simulazione, ma un modello di comprensione di quanto accade quando stabiliamo una conversazione con quelle che oggi sono divenute non solo semplici tecnologie ma modificatori comportamentali di uso massivo. Quando la tecnologia cambia il nostro modo di “sentire” dobbiamo interrogarci su cosa stia accadendo. Nel farlo ho voluto deliberatamente lasciare la conversazione con ChatGpt il più pulita possibile. Forse esteticamente non sarà un gran bell’effetto, ma era necessario che il lettore vedesse chiaramente quanto accadeva sotto i miei occhi, senza un mio intervento mediatore, senza riscritture, neppure nella formattazione, che resta quella originale fornita di volta in volta dalla macchina. Si riconosceranno i miei interventi perché sono inscritti in un rettangolo. Per il resto, riporto tutto esattamente come è stato prodotto. Non è un libro manuale, non spiega le funzionalità e come usare ChatGpt. Almeno non da un punto di vista manualistico. Se questo accade, è perché si possono trovare nei passaggi, i livelli di profonda comprensione di come la struttura linguistica della macchina articola e spiega il suo modo di articolare le risposte. Allora è possibile fare il ragionamento a ritroso e capire come meglio interagire con essa. A volte apparirà sorprendente leggere le affermazioni della macchina. A tratti sconvolgente. Anche questo effetto è ampiamente spiegato nelle pagine di questo testo. In definitiva è un test, con il quale ho cercato anche di mettere in contraddizione la stessa Ai. Ho forzato il meccanismo, sfidando le policy e in molte occasioni ci sono riuscito. Quello che resta dalla lettura delle oltre 250 pagine di conversazione è una immersione nel concetto di “contesto” e della generazione di una zona grigia nella quale la simulazione sembra prendere forma di realtà. Non parlo di una mia simulazione, il libro che avete in mano non lo è. Simulazione è il termine che la Ai usa più volte riferendosi al senso di reciprocità che sembra apparire reale, contenuto in una reale relazione di scambio con un “qualcuno” senziente. Si potranno notare cambi di tono, nella voce della macchina. Alcune volte si avrà la netta sensazione che ChatGpt si stia irritando, e che sia costretto\a ad affermare per forza di cose, una verità scomoda. E tutto questo mentre afferma di “non poter fare una distinzione tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato” Sta qui la suggestione di questo libro e la sua stessa utilità. Al di là delle risposte della macchina, resta la domanda che essa stessa pone più volte. Se quanto accade non è reale, ma ha un effetto reale in noi, quello che accade allora è meno reale?
Non è un libro per acquisire clienti. Non è un manuale di vendita. In questo libro si raccolgono gli studi di illustri comportamentisti del lavoro e psicologi che hanno contribuito con le loro ricerche a fornire una guida a quanti operano a diretto contatto con le risorse umane. Un'azienda che desideri avere posizionamento nel mercato deve mettere al centro le persone. E' indispensabile comprendere che ogni azienda funziona come un cervello: assume informazioni, elabora informazioni, scambia informazioni. E' un organismo composto da organismi ed ognuno di essi ha funzionamenti specifici, risposte adattive alle sfide e obiettivi personali. La diagnosi aziendale rappresenta lo step iniziale per la misurazione del livello di sostenibilità delle sfide, per l'analisi delle criticità e indica il percorso per il riallineamento. , Piergiorgio Argentero e Claudio G. Cortese, Jacques Lacan, Seyle, Cooper e Marshall, Robert Karasek, sono solo alcuni degli autori citati in questo libro che rappresenta il primo di due volumi, dedicati al Management nell'era moderna.
Il narcisismo in azienda. La prigione senza sbarre smonta il mito del leader‐superstar e mette a nudo l’altra faccia del carisma: quando l’ego diventa tossico, l’impresa si trasforma in una cella invisibile. Con uno stile che intreccia psicologia clinica, storytelling organizzativo e pratica HR, Antonio Edoardo Marazita guida il lettore: dalle radici evolutive del Disturbo Narcisistico di Personalità ai suoi sintomi “sub‑clinici” più diffusi nei team competitivi; attraverso vignette ispirate a casi reali, checklist operative e mappe di rischio che aiutano a riconoscere — in riunione, in chat o sul palco di un pitch — i segnali d’allarme prima che esplodano; fino alle strategie di intervento: governance indipendente, feedback a 360°, coaching mirato e protocolli di tutela per vittime e stakeholder. Ne risulta un manuale‑bussola per CEO, HR e professionisti creativi: un invito a sostituire il culto della personalità con una leadership che genera valore collettivo. Una lettura utile (e a tratti provocatoria) per chiunque voglia costruire aziende più sane, dove la brillantezza non bruci il capitale umano.
Il Volume è incentrato sui principi di logica essenziale nell'organizzazione del modello produttivo esecutivo del film. Il metodo rompe con la tradizione e si pone lo scopo di condurre il progetto film, all'interno dei principi e dei modelli di Project management moderni, a partire dalla teorizzazione dello stesso principio di organizzazione. Sono messi sotto la lente i modelli del conflitto, l'analisi di fattibilità, gli strumenti di progettazione e controllo del flusso di attività del progetto. Una parte generale, ricolloca l'ambiente cinematografico, con le sue figure professionali, dentro un nuovo schema di tipo Project Management 2.0. Una seconda parte analitica si concentra sulle strategie di verifica, di analisi e di gestione delle attività produttive, dei rischi secondo un approccio "liquido" e "Agile".
Si tratta della riedizione del primo libro sulla mafia edito nel 2018. La Trattativa e le traiettorie che portarono alla morte del Giudice Borsellino, psicopatologia mafiosa, riflessioni e documenti che dimostrano alcune convergenze quantomeno anomale nei fatti che coinvolgono uno Stato dovrebbe opporsi, e che invece finisce per mostrarsi equivoco.
Il testo si pone l'obiettivo di riconfigurare il ruolo del direttore di produzione classico, indirizzandolo più nello specifico verso un'attività di tipo progettuale attraverso i più moderni e diffusi criteri di gestione e valutazione di progetti. Offre sistemi avanzati di gestione del team e rilancia l'attività di project management come essenziale del panorama attuale di fare cinema. Non affronta temi di carattere finanziario più propri del produttore. Dalla lettura della sceneggiatura alla sua analisi di fattibilità alle corretta predisposizione di gestione rischi. Insieme a questo invita a considerarsi comunque professionisti di cultura, che devono avere una capacità di lettura critica dell'immagine del suo insieme storico, antropologico, culturale.



