production TIPS
Pagine di suggerimenti, pillole per sopravvivere nel mondo della produzione pubblicitaria sul set e nel mondo dei creativi!
Lavorare in una agenzia di produzione è come vivere in un tritacarne con i denti di acciaio, cercando di sopravvivere ogni giorno (Agguato creativo_ Matteo Pascale). Pressione. Clienti arroganti. Aspettative dei capi. Delusioni. Ogni giorno, alternativamente, o tutte insieme dobbiamo guidare a fari spenti tra queste buche!
AVERE UN'IDEA Avere un'idea per uno spot non è un affare per dilettanti. Quando affermiamo che "chiunque può avere una bella idea" non ne neghiamo la bellezza in termini di storia ed estetica. La storia di uno spot per la tv, però, ha molto di più che una bella trama. E' molto di più che una bella idea! Nella storia di uno spot, c'è un "cliente" con una sua precisa identità che va conosciuta e capita. In uno spot il cliente viene prima dell'idea che lo segue subito, insieme alla sua estetica e solo in fondo, forse con un leggero sorriso sulle labbra, discreti, senza gongolare troppo, possiamo dire tra noi e noi... " e piace anche a me". Se siamo stati bravi!
La relazione tra creativi e produzione è un po' come una storia d’amore complicata: passione, incomprensioni e occasionali minacce di fuga. Da una parte ci sono i creativi, con le loro idee geniali ma spesso vaghe e costose: "E se riempissimo la scena con un branco di elefanti che ballano sotto la pioggia?" Dall’altra, la produzione, che ascolta, annuisce, e risponde: "Fantastico, ma possiamo farlo con un elefante di plastica, niente pioggia e magari in studio, per risparmiare?" I creativi vedono i produttori come i killer dei loro sogni; i produttori vedono i creativi come artisti che credono che i budget crescano sugli alberi. Alla fine, però, entrambi sanno che senza l’altro il progetto non si realizza: i creativi sono l’anima del film, la produzione è la colla che tiene insieme il tutto (anche quando è fatta di scotch e speranza). La chiave della relazione? Diplomazia, caffè in quantità industriali e una buona dose di ironia.
Un consiglio a chi cerca un NUOVO LAVORO. A nessuno interessa dove hai studiato. A tutti interessa DOVE HAI LAVORATO!
VERI CREATIVI. Non è vero che siamo tutti creativi. Saper usare un software non ci rende professionisti dell'idea. Occorre una vasta cultura. Ogni forma di conoscenza rientra nelle necessità di un vero creativo. Arte. Letteratura. Musica. Architettura. cultura pop. Scienze. Curiosità varia. "Se non conosci Shakespeare, non
Il direttore di produzione su un set è quella figura mitologica che trasforma il caos in qualcosa di vagamente somigliante a un piano. È l'eroe non celebrato che sa dove si trovano le chiavi del furgone, chi ha mangiato l'ultimo cornetto dal catering e perché il generatore non funziona (spoiler: qualcuno ha dimenticato di mettere benzina). Il suo mantra è "Non ci sono problemi, solo soluzioni", anche mentre cerca disperatamente di spiegare a un regista che il budget non prevede un elicottero per la scena finale, ma al massimo un drone, e pure usato. Se sul set tutto fila liscio, è grazie a lui. E se non fila liscio, è sempre colpa sua. Un lavoro ingrato? Forse. Ma almeno ha sempre una scorta infinita di aneddoti da raccontare.
La produzione sul set è l'arte dell'improvvisazione... ma con il budget in una mano e un telefono che squilla nell'altra. È un mix perfetto tra jazzista e domatore di leoni: devi andare a ritmo, ma sempre pronto a schivare un morso. Quando piove nel giorno in cui doveva esserci il sole, quando il camion con le attrezzature si perde nel nulla cosmico, o quando l'attore principale decide che non entra in scena senza un frullato di mango biologico... la produzione sfodera la sua bacchetta magica dell’improvvisazione. Che poi è solo una lista di contatti "salvavita" e l’abilità di convincere chiunque a fare qualsiasi cosa con un sorriso (e, a volte, un paio di banconote). Il trucco? Far sembrare tutto sotto controllo, anche quando stai inventando soluzioni al volo. Sul set, la produzione è come un illusionista: il pubblico (il regista e il cast) non deve mai scoprire che dietro le quinte hai appena convinto uno stagista a portare un elefante vero perché il fake si è rotto.
Un altro consiglio a chi desidera cambiare lavoro. MAI, MAI, MAI, PER NESSUN MOTIVO, PARLARE MALE DEL LUOGO DA DOVE SI VIENE VIA. E' l'errore del principiante!
L'unica cosa che non potrai mai cambiare solo perché lo decidi tu, è il tuo capo. Impara a gestirlo. Conosci i suoi bisogni. Nessun capo sano di mente, rinuncia all'opportunità di guadagnare di più grazie alle idee giuste. Di chiunque siano.
IN PRODUZIONE NON CI SONO ARTISTI? Niente di più sbagliato. In produzione ci sono i "mistici della parola", i sacerdoti del culto dell'illusione. Gli unici che posseggono la verità e conoscono il destino dell'universo. In produzione possiamo costruire concetti in grado di smentire ogni certezze e confermare quanto abbiamo appena smentito. Possiamo e lo facciamo, negare ogni ovvia evidenza! In produzione possiamo andare a dormire, consapevoli che nessuna tragica fatalità potrà mai essere più tragica quanto quella di domani! Domani! Domani! C'è un "poi" in produzione che dichiara un tempo che nessuno conosce, nessuno ha mai visto, e nessuna matematica, tranne la nostra, è in grado di dimostrare. Ma questo... poi!
Un consiglio a chi cerca il primo lavoro in una agenzia di produzione: a nessuno interessa dove hai studiato! A tutti interessa cosa hai capito di sapere fare bene!